Non c’è due senza tre! E la quarta me la sono scampata solo perché sono mamma di gemelli – che vanno a scuola insieme… Tre riunioni di inizio anno! Tre proposte didattiche. Tre andamenti del primo mese di scuola. Tre elezioni di rappresentanti di classe. Seduti su quelle seggiolone piccine picció. Con le ginocchia che battono al sottobanco strapieno di roba: astucci, quaderni, giochi, fogli sparsi, matite sparse. Siamo a Settimello, in Via Papa Giovanni XXIII, 78. In un’aula gialla con un pavimento orribile a mattonelle blu lucide. Ma una LIM favolosa!
“Il gruppo classe è buono. Hanno legato molto tra di loro, parlano molto, si confrontano. Parlano molto. Sono dei bambini con cui si lavora bene e velocemente. E… parlano molto. Ecco!”.
E io me li sento, che parlano molto. Lo so: che maestra Monica ha ragione. Parlano molto. Anzi moltissimo. E mentre lei continua a spiegare io penso alla mia classe, alla riunione che ho tenuto, appena poche ore prima, con i genitori dei mei cinquenni alla scuola materna in cui insegno. A ruoli invertiti: stesse seggioline piccole, stessa elezione dei rappresentati, stesse proposte didattiche. Ma questa volta la maestra sono io. Penso ai volti dei genitori dei miei bimbi e lo sento forte: che si lavora insieme. Che si cammina insieme. Che c’è una sintonia, tra genitori e insegnanti Bisogna che ci sia! È da cercare, trovare, coltivare. A prescindere dalle proposte didattiche, dagli andamenti del primo mese, dai rappresentati.
A proposito: pure quest’anno me la sono scampata. Buon lavoro a tutte le mie rappresentati. Tutte donne, chissà perché.
Foto: Calenzano Post