Buon 2015! Sì, anche quest’anno sono a brindare con voi e, proprio per questo, vorrei proporvi di iniziare un viaggio alla scoperta dei vinai fiorentini.
Negli anni Sessanta molte botteghe di mescita di vino erano attive a Firenze, era abitudine andare a comprare la bottiglia di vino dal vinaio sotto casa. Con l’arrivo degli anni ‘70 la diffusione di massa dell’ automobile modificò in parte le abitudini del consumatore. Andare la domenica in cerca di fattorie dove comprare il vino per consumarlo tutti i giorni, divenne un modo nuovo per scoprire luoghi e storie diverse.
La nascita dell’ARCI Gola (ora Slow Food), i corsi per sommelier, ma soprattutto una capillare diffusione dei supermercati, a metà anni ‘80 ne modificarono ancora le abitudini, passando ad un consumo di vino in bottiglia confezionata. Con gli anni ‘90 ci fu un amento del prezzo del vino, secondo me non del tutto giustificato. Il XXI secolo ci ha regalato il ritorno dei vinai, sia il costo sempre più eccessivo delle bottiglie sia la crisi, hanno invogliato la riapertura delle botteghe di mescita di vini, e per questo ho intenzione di fare un viaggio in questa nuova realtà, ma con basi e tradizioni secolari.
Ho deciso di iniziare da un luogo a me caro: piazza di Badia a Ripoli.
Da Andrea “Vino sfuso & Prodotti Tipici” piazza di Badia a Ripoli 1/R.
Il vinaio occupa un fondo che per molti anni, insieme ad altri fondi attigui, era occupato da una grande macelleria, molto nota nel quartiere. Il locale, non grande ma accogliente, con in bella mostra quattro file di damigiane, ci fa subito intuire la varietà di vino in vendita. Aperto dall’agosto 2011, Andrea, il proprietario, appassionato di vino da sempre, ci racconta come questa sua passione lo abbia prima portato a frequentare un corso per sommelier, per poi arrivare ad aprire questa attività. La ricerca e la selezione di vino gli hanno permesso di avere una discreta varietà di vino sfuso. Iniziando dal rosso base dei colli fiorentini, 12,5° corposo tannico, ma fresco. Un vino non si dovrebbe mai definire da tutto pasto, ma questo rosso ha le caratteristiche che noi fiorentini conosciamo da sempre e che possiamo dire siano intrinseche nel nostro DNA. Insomma un vino onesto, per tutti i giorni. Gli altri toscani presenti sono superiori di corpo e di gradazione. Interessanti i vini rossi veneti più morbidi e ruffiani. Per quanto riguarda i vini bianchi troviamo un Bianco San Gimignano e la Falanghina di Benevento, con struttura più marcata rispetto ai vini veneti più morbidi. Interessanti i 2 vini alla spina, il rosato più dolce rispetto al bianco demi-sec. La tradizione del vino alla spina è delle regioni del nord-est dove è molto diffuso con una grande varietà di vino. Per finire una discreta varietà di birre artigianali, di prodotti tradizionali fiorentini e una buona cantina con diverse etichette di vino.
I VINI
Rossi
Rosso base colli fiorentini 12,5°
Pine-veneto 11°
Mer-veneto 11°
Rosso San gimignano 13°
Rosso (Tipo Bolgheri) 13,5°
Cabernet Treviso 12,5°
Sangiovese Bio 13°
Rosso Maremma 13°
Rosso Montalcino 13,5°
Refosco dal peduncolo rosso 12,5°
Bianchi
Gle-Veneto 11°
MuThu-Veneto 11°
Reis-Treviso 11,5°
Bianco San gimignano 13°
Falanghina Benevento 13°
Chardonnay Venezia 12,5°
Tremer Treviso11,5°
Sau-Treviso 11°
Frizzanti
Bianco Treviso 10,5°
Rosato Treviso 10,5°
Felice 2015
Un augurio particolare a tutti coloro che scrivono su TuttaFirenze e soprattutto ad Andrea, vera colonna di questa “avventura” e ai lettori, che con intraprendenza ci leggono, sperando che siano buoni consiglieri per una migliore riuscita di questa particolare esperienza.