Siamo io e loro tre. In macchina, davanti al…. No, via: è una sorpresa.
“Dai bimbi, vediamo chi indovina dove siamo”.
“Da Euronics!”
“No!”.
“Dove vendono le televisioni!”.
“Tommi!! Quello è Euronics, l’ho già detto io. Ha detto di no”.
“Ah….. Allora: un teatro!”.
“Quasi”.
“Ai Gigli!”.
“No, i Gigli sono lì davanti”.
“Siamo nel paese dei balocchiiiii”.
“Nooooo, mamma: no! Io ha pura ‘i mangiafoco”.
“Ma non c’è mangiafuoco, scricciolo! Aspetta, tocca a noi: quattro biglietti per Lego Movie”.
“Tommi, lamammahadettoLegoMovieeee!”.
“Mamma, hai detto Lego Movie?! Oddio, davvero?!”.
“Ma siamo al cinema?”.
“No, questo è un supercinema! Si chiama VisPathè. Anzi, no, scusa. Aspetta, ora si chiama…. Uci. Ecco: tantissime sale, un sacco di film diversi. C’è anche una parete intera tutta piena di caramelle!”.
“Wooow”.
“Voi però, solo popcorn”.
“No, daiiii”.
“Tanti popocorn ma niente caramelle” – a ognuno le sue fissazioni, eh!!
“Nooooooo”.
“Tantissimi!”.
“Ok, tantissssimi”.
E poi la cassiera comincia a farmi strane domande su quanti bambini e quante bambine… E perdo un attimo il filo.
“Signora, voglio sapere quante femmine prendono il biglietto”.
“Ma io ho tre maschi”.
“Tutti maschi?”.
“Beh, sì”.
“Allora niente”.
“Ma come niente? Niente film?”.
“Niente sconto! Il martedì qui le femmine hanno lo sconto. I maschi no”.
“I maschi un altro giorno?”.
“No, i maschi proprio no”.
Prendo questi benedetti biglietti e penso alle mie serate in discoteca (tre vite fa): ingressi ridotti e omaggi per le ragazze. Ma questi fanno tredici anni in tre! E al cinema neppure si balla.
Vabbè, dai. La prossima: femmina!
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