Carote, fin da piccolo le carote le ho associate al colore arancione, oltre a vederle acquistare dall’ortolano da mia madre e di conseguenza ritrovarmele poi nel piatto, erano il cibo preferito da Bugs Bunny, il coniglio dei “Looney Tunes”.
Ciò che mi ha stupito è stato trovare su un banco ortofrutticolo del supermercato, delle carote viola. Scoprire poi che il vero colore delle carote in antichità fosse proprio il viola, mi ha lasciato ancora più sorpreso!
Le carote in origine erano prevalentemente di colore viola, anche se ne esistevano di bianche, gialle, rosse, nere e verdi. Del loro colore ci giungono testimonianze dall’Antico Egitto, ma non solo, notizie relative al colore viola arrivano anche intorno all’anno mille, dal Pakistan dall’Iran e dall’Afghanistan.
Le carote moderne, arancioni, come sono arrivate a noi? In Olanda nel 1720, in onore della casa regnante degli Orange, iniziò la trasformazione, avvenuta non modificando geneticamente le carote (OGM), impossibile per l’epoca, bensì nei campi, per selezione, partendo da un seme proveniente dall’Africa del Nord.
Le carote viola sono ricche di flavonoidi, polifenoli e in particolare antocianine, sostanze antiossidanti che si ritrovano anche nel vino, attive nel benessere della circolazione e che contrastano i radicali liberi.
La mia ricetta: Vellutata di carote viola
Ingredienti:
Carote viola 500g
Patate 500g
Scalogno 3 o cipolla dorata 1 di media grandezza
Stracchino 200g
Ricotta salata q.b.
Olio EVO q.b.
Dado vegetale 1
Sale e pepe q.b.
In un tegame fate soffriggere lo scalogno (o cipolla), quando sarà ben appassito, versateci le patate e le carote, fatte a dadini e rondelle; coprite con acqua fino al livello delle verdure, aggiungete un dado vegetale e fate cuocere a fuoco lento coprendo il tegame.
Controllate la cottura e quando le carote e le patate saranno morbidissime, frullate il tutto con il minipimer, lasciate ancora cuocere per altri due minuti aggiustando di sale.
Nel piatto di portata mettete un cucchiaio di stracchino e poi la salsa ben calda, grattugiateci un po’ di ricotta salata, un filo d’olio evo e spolverateci sopra un po’ di pepe, quindi servite ben calda.
Alcune varianti da provare:
Al posto dello stracchino si può usare la ricotta o formaggio a pasta fresca e spalmabile tipo Philadelfia.
Interessante è sostituire la ricotta salata con della granella di noci o nocciole.
La vellutata può benissimo essere servita con tocchetti di pane speziati e fatti saltare in padella con un filo d’olio EVO.
Accompagnate il tutto con un buon Ribolla Gialla, colore paglierino, sentori floreali, vivace fresco e asciutto.
Come sempre fatemi sapere e buon appetito!