Le Gallerie degli Uffizi,in collaborazione con il  Comune di Bagno a Ripoli hanno organizzato questa mostra di grande pregio dedicata alle donne musiciste del Cinque e Seicento nel piccolo e splendidamente affrescato Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria. Non a caso la data di inizio dell’esposizione era l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, e continuerà fino al prossimo 13 maggio.

L’oratorio, situato all’Antella, è una sede davvero prestigiosa, la cui costruzione risale al 1354 per volontà della potente famiglia degli Alberti, che intendeva omaggiare la Magistratura, infatti la Santa martire è protettrice dei giudici e dei notai. L’interno dell’Oratorio fu riccamente affrescato nel Trecento dal Maestro di Barberino e da Pietro Nelli con le storie di Santa Caterina detta delle Ruote per il supplizio che dovette subire.

Spinello Aretino, pittore già attivo nella chiesa di San Miniato al Monte, completò l’opera di affresco della cappella. Questi affreschi sono sopravvissuti miracolosamente fino ai nostri giorni. Il Comune di Bagno a Ripoli ha acquisito il bene alla fine degli anni Ottanta del Novecento e alla fine degli anni Novanta l’Oratorio e i relativi affreschi sono stati restaurati.

Nell’esposizione attuale il talento delle musiciste e pittrici del XVI e XVII secolo si concentra in dipinti, autoritratti, incisioni, documenti, pregiati volumi a stampa. La mostra valorizza tra l’altro il contributo della compositrice Francesca Caccini, cui si deve la prima opera musicale composta da una donna, “La liberazione di Ruggiero dall’Isola di Alcina” del 1625. E’ presente in mostra anche un piccolo presunto suo ritratto, dipinto su rame da Cristofano Allori. Le incisioni di Alfonso Parigi illustrano la sua composizione musicale.

Tra le opere esposte si ricordano il ritratto della bellissima “Cantatrice” dei Medici Checca Costa di Cesare Dandini, proveniente dal Museo Stibbert, l’autoritratto di Lavinia Fontana seduta al cembalo, quello di Arcangela Paladini e il celebre autoritratto della “Tintoretta“, ossia Marietta Robusti, figlia dell’omonimo artista, musicista e lei stessa pittrice, ritrattasi con una spinetta ed uno spartito musicale, in una ideale fusione con la musica.

Tante sono le iniziative collaterali alla mostra, incentrate sul binomio donne e musica, tra cui concerti di musica antica, incontri e conferenze. Il calendario prevede anche la partecipazione di cantanti dei nostri giorni come Irene Grandi e Ginevra Di Marco, arie e madrigali della seicentesca Caccini ed altre iniziative, tutte con prenotazione obbligatoria. Per il programma completo, la prenotazione ed altre informazioni sulla mostra e le iniziative collegate ci si può rivolgere al numero telefonico  055 643358 dell’Ufficio Cultura del Comune di Bagno a Ripoli.

 

 

Fiorentino di terza generazione, divoratore di libri e fumetti, instancabile frequentatore di cinema e pub. Tifoso sfegatato di rugby, collezionista compulsivo, amante dei tatuaggi. Poi ho anche dei lati positivi.