
Vorrei proprio sapere cosa c’è da festeggiare l’8 marzo. Purtroppo che noi donne subiamo tutti i giorni violenze e ingiustizie a vari livelli è un dato di fatto e lo sappiamo tutti. Non ci piace, ma purtroppo ci siamo dovute abituare… “on fait avec”, come dicono i francesi. La nostra lotta quotidiana contro i pregiudizi e la mancanza di rispetto è a dir poco snervante. Prendiamo il lavoro ad esempio: gli stipendi più bassi, gli inquadramenti inferiori, la convinzione che una donna sia dotata di minore forza o di minor carattere (per non dire di minori capacità). E poi i figli: se ce li hai ci si aspetta che tu ti dedichi esclusivamente a loro e il resto passa in secondo piano (a quel paese carriera, passioni, relazioni sociali, tanto ci pensa il babbo a portare avanti le proprie). Se non ce li hai è pensiero comune che tu sia una donna meno donna, perché neghi quella che dovrebbe essere la tua aspirazione principale: la maternità. Quindi cosa festeggiamo oggi? Che per una sera ci regalano mimose e ci organizzano spogliarelli di bei fustacchioni? Io festeggerò solo quando verrò considerata per ciò che valgo come “persona”, indipendentemente dal sesso, e festeggerò tutti i giorni!