
La realtà, come si soul dire, supera l’immaginazione. Infatti la realtà ci mostra per l’ennesima volta cosa sono in grado alcuni dei nostri politicanti. Giochi di poltrone e tattiche di potere, ciò che li contraddistingue. Dopo innumerevoli discussioni, il ddl Cirinnà sembrava essere giunto al momento della votazione, ma nel giro di poche ore tutto è stato rimandato con tanto di dibattito accesso all’interno e fuori dal Parlamento.
A chi la colpa di questa battuta d’arresto? Sicuramente il partito di maggioranza in questo Parlamento ha le maggiori responsabilità, dato che vede un suo esponente primo firmatario di questo ddl, e il suo segretario nonché premier che non si è esposto in maniera forte su questa tematica. Dopodiché abbiamo il Movimento 5 Stelle che «come si muove si muove male», come dice Andrea Scanzi sul FattoQuotidiano. Purtroppo è un muoversi contro altri e non a favore degli altri; un muoversi per creare problemi ad altri invece che risolverli. Poi abbiamo una classe politica imbarazzante, conservatrice anche se si dichiara progressista, incapace di cogliere il cambiamento, aspetto fondamentale per capire le esigenze della società civile.
Cosa resterà di questa proposta iniziale?