Dopo le manifestazioni che hanno visto scendere in molte piazze italiane migliaia di persone al grido SvegliaItalia, in favore delle unioni civili, il vero dibattito in Parlamento stenta ancora a prendere il via. Il disegno di legge Cirinnà, che prende il nome dalla prima senatrice firmataria del Pd, prevede per la prima volta in Italia il riconoscimento dei diritti e doveri delle coppie omosessuali che vogliono sposarsi civilmente e delle coppie eterosessuali e omosessuali che non vogliono sposarsi, ma solo registrare la loro convivenza. Inoltre, un altro tema molto dibattuto all’interno di questo ddl è la cosiddetta stepchild adoption, ossia la possibilità di adottare il figlio o la figlia del proprio coniuge, tuttavia senza dare accesso all’adozione di bambini che non sono figli di uno dei due coniugi.
Pur volendo restare imparziali sulla questione delle unioni civili, è davvero difficile non prendere una posizione netta. Nel nostro Paese ci stiamo abituando a vedere una società civile sempre più al passo con i tempi, ed una classe politica che resta tremendamente indietro ed in posizioni imbarazzanti a causa dei sui giochi esclusivamente politici.
La vita reale è in continua evoluzione e trasformazione e solo coloro che soffrono di conservatorismo non vedono quanto questo cambiamento culturale sia davvero importante. Una riforma sociale e civile a costo zero, ma che può fruttare la gioia di tante persone.
