È un dono prezioso, quello che Caterina e Guido hanno fatto a Firenze. La loro città.
È la piccola Sofia, con la sua voglia di vivere, di esser felice ogni volta che può.
È il dolore lancinante di un’intera famiglia. Ma anche la speranza, la fede.
È l’amore, il dono di Caterina e Guido a Firenze. La città da cui sono fuggiti, quando hanno scoperto che questo male terribile – la leucodistrofia metacromatica – si stava portando via la loro bambina. Quando hanno capito che la loro vita non sarebbe più stata quella di prima. Quando si è spenta la luce. Improvvisa.
E poi son tornati. Più consapevoli e con uno sguardo diverso sul mondo.
Ieri Firenze li ha accolti nel suo salotto bello. Li ha abbracciati, con tutto il calore di cui la nostra città è capace. Si respirava l’emozione, nel Salone dei Dugento, alla presentazione di “VoaVoa”: dei nonni di Sofia, dei giornalisti, delle tante persone arrivate da tutta Italia. Sì, non solo fiorentini. Un’emozione silenziosa. Delicata e forte insieme.
Il sorriso di Caterina. Gli sguardi complici con Guido. Le loro mani che si sfioravano. Sarebbero bastati loro due a riempire l’intero salone. La forza delle loro parole, sarebbe bastata: “Con il tempo la rabbia ha lasciato il posto alla gratitudine – ha detto Caterina – : per i mesi passati con Sofia, quando ancora stava bene. E per ogni istante che trascorriamo con lei. Sofia è con me nella maniera migliore: io e lei abbracciate siamo perfette. Ci amiamo. E tutto intorno non esiste più niente. Ogni secondo è prezioso. Ogni attimo. È un dono”.
E a Caterina, Guido e Sofia: un grazie, di cuore. Il mio.
“Voa Voa” è il libro che Caterina Ceccuti ha scritto per la sua Sofia. È edito da “Le lettere” ed è acquistabile on line, in tutte le librerie e nei punti vendita Coop della Toscana.
La foto è tratta dalla pagina fb di “Voa Voa”