“Come vuoi arrivare alla prova costume? Come una sirenetta arenata?!”.
Cosa?! Dite che è un colpo basso, così a ridosso delle mangiate pasquali?!
Son d’accordo! Ma è lo slogan di uno studio di estetica fiorentino che pubblicizza trattamenti snellenti, rassodanti, dimagranti… E chi più ne ha più ne metta.
Questa è la foto a corredo.
L’ho vista in internet e son rimasta basita.
Anzi: mi sono indignata. “Ma se tanto tanto mi andasse bene di arrivare in spiaggia così?! E poi, sinceramente: basta con questa prova costume. Che palle!!!!”
Non faccio in tempo a finire il mio pensiero, ché arriva Tommaso. È tutto scarruffato, con le gote ancora rosse e con quel profumo di letto che me lo annuserei per ore.
“Mamma, la Sirenetta!!!!”.
La riguarda. E sorride.
Cerco di indovinare i suoi pensieri: “Chissà se noterà che questa sirenetta non ha le stesse forme di Ariel?”
Nulla.
Ad un tratto, qualcosa: “Mamma guarda, guarda che onde!!!”.
Lo adoro!
Poi con aria convinta, mi chiede la merenda.
E non una parola sulla taglia della Sirenetta!
Penso che dai bambini c’è tutto da imparare. C’è da imparare a guardare oltre: oltre la taglia, oltre i numeri che segna la bilancia, oltre la forma.
Quest’anno, ho deciso: niente prova costume.
Per me, solo costume! Alla faccia della Sirenetta spiaggiata.
Almeno: ci provo.
E se questo post non bastasse… Ecco il mio “Elogio della pancia”