Ritroviamo in questo originale testo due vecchie conoscenze, il Professor Philip Mortimer e il Capitano Francis Blake, e il termine “vecchie” qui non è proprio a caso in quanto i due sono oramai in pensione ed inattivi da molto tempo. Potremmo dire due arzilli vecchietti che hanno appeso gli strumenti necessari per le loro avventure al così detto chiodo.
Ma il destino riserva loro uno scherzetto non da poco: vengono contattati entrambi da una loro vecchia conoscenza (vedi “Il Mistero della grande piramide”), ma lo strano è che vengono contattati in sogno!!! La situazione è così incredibile che iniziano un carteggio epistolare per mettersi vicendevolmente al corrente della strana esperienza.
Con fatica riusciranno però a venire a capo anche di questo mistero onirico.
Il libro si sviluppa come detto in una serie di lettere scambiate dai due nostri personaggi. L’abilità degli autori della storia sta proprio nella riuscita suspence derivante solo da questo semplice artificio. L’avventura che i nostri vivranno sarà quindi puramente virtuale, da qui l’”immobile” del titolo, ma non per questo meno affascinante.
Lettura piacevole, molto originale e corredata da molte tavole descrittive della storia che pongono il libro a cavallo fra un testo normale ed un fumetto.
Edizione commentata
André Juillard – Didier Convard, L’avventura immobile, Alessandro Editore, Bologna, 2014