A volte i libri sono come un rifugio sicuro e noi lettori come una nave che ripara dalla tempesta in un porto ben protetto.
A volte i libri sono come un caminetto che ti scalda perfino l’anima e ti ammalia con il suo instancabile crepitare.
A volte questi libri li scrivono a quattro mani personaggi a prima vista lontani come uno scrittore e un musicista.
A volte questi libri hanno dentro come una colonna sonora che ti accompagna nella lettura.
Questa jam session fra Guccini e Macchiavelli nasce subito con una caratteristica positiva: è ricca di tutte le note sopra esposte.
Siamo in un non meglio precisato paesetto di montagna dell’Appennino Tosco Emiliano. Fra la neve e i profumi del bosco e dei caminetti, fra le stradine coperte di muschio e i fumi dell’unica osteria si svolge la vita monocorde dei rudi uomini di montagna, chiusi e di poche parole che vivono seguendo i ritmi della natura.
Ma, dove meno te lo aspetti, ecco che nasce una storia intricata, che parte da lontano, con gesta efferate e rancori che aspettano pazienti la loro vendetta. Quattro morti ammazzati, un maresciallo, una contessa e la gente del popolo animano questo eccellente quadro di vita montana.
Una storia complicata e ostacolata dalla natura del posto e dalla natura malsana dell’assassino e dove solo la caparbietà di un umile servitore della Benemerità riuscirà a venirne a capo.
Una ricostruzione perfetta delle atmosfere di montagna, una storia avvincente e più colpi a sorpresa riescono a costruire veramente un ottimo libro.
Edizione commentata
Francesco Guccini Loriano Macchiavelli, Macaoni, Mondadori Editore, Milano, 1997