Il rugby vive di tradizioni, si sa, e nel nostro piccolo anche noi italiani abbiamo le nostre. In 88 anni di esistenza del campionato di Eccellenza, se consideriamo anche la precedente dicitura Serie A, abbiamo sviluppato un nostro modo di fare e una certa goliardia. Una di queste tradizioni vuole che la neo eletta vada a scontrarsi nella sua prima partita nella massima serie contro i campioni in carica. Forse l’ultima volta che possiamo godere di tale privilegio visto che con il passaggio, dall’anno prossimo, a 12 squadre le promozioni e le retrocessioni dovrebbero diventare due per ogni campionato.

Quest’anno i neo eletti sono i Medicei e i campioni il Patarò Calvisano. Lo scontro si è tenuto sabato scorso presso l’impianto Padovani sotto un caldo sole autunnale. Tiepida l’aspettativa dei tifosi fiorentini, tutti avevano ben presente la caratura degli ospiti anche se fiduciosi del lavoro fatto da Presutti e Basson.

Lavoro che non ha tardato a mostrare i suoi frutti. Nel primo tempo abbiamo potuto godere dell’ottimo gioco dei Medicei che mettono seriamente in difficoltà i campioni, Dan Newton non perde un colpo e il primo tempo finisce per 6-0 per i padroni di casa.
Diversa la situazione nel secondo tempo dove il Calvisano mostra di essere una squadra di mestiere e particolarmente fisica. I Medicei reggono l’urto ma non senza qualche perdita; Nicolò Broglia si infortuna ad una spalla e il tempo di recupero non sarà breve. Meno grave il leggero infortuno di Dan Newton che lascia il compito di calciare a Basson.

I fiorentini si trovano anche a giocare in 14 a causa di un giallo dato a Rodwell per un avanti considerato volontario. Nonostante tutto la partita viene giocata alla pari e termina 20 – 29 per i campioni d’Italia.
Una sconfitta che non fa troppo abbattere gli animi fiorentini, nonostante il punto bonus per l’attacco conquistato dal Calvisano. I Medicei hanno dimostrato di non essere una squadra materasso nel loro primo campionato di Eccellenza!

Immagine di copertina di Donatella Bernini

Fiorentino di terza generazione, divoratore di libri e fumetti, instancabile frequentatore di cinema e pub. Tifoso sfegatato di rugby, collezionista compulsivo, amante dei tatuaggi. Poi ho anche dei lati positivi.