
Ci siamo eh.. Il Natale è alle porte. Sentite anche voi il fiato delle renne sul collo?
In realtà è già da qualche settimana che i negozi qui sono addobbati a tema, col passare degli anni ho l’impressione che ci si prepari sempre prima a questa festività.
Ad ogni modo, una volta che gli addobbi iniziano a spuntare, puntualmente il mio cervello inizia a ripetere a macchinetta una frase che ho sentito e risentito infinite volte, come fosse un mantra: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”.
Già. E così, anche quest’anno, non riesco a sottrarmi a questa tradizione.
Il Natale a casa è qualcosa di speciale, non posso nasconderlo. Sarà che crescendo io ed i miei fratelli ci siamo visti sempre meno, sarà che adesso vivo lontano lontano e sento anche il bisogno di tornare a riabbracciare tutti, sarà per come sono stato educato e cresciuto, sarà che il Natale ancora mi ricorda i nonni e il loro tavolone e loro seduti con me, babbo, mamma, sorella, fratello, zii e cugini, sarà quel che sarà, ho già il mio biglietto aereo pronto e con la testa sono già alla mia Firenze e alla mia Sesto.
Sembrerà assurdo a molti (“ma stattene in Messico!”) ma così stanno le cose.
Lì, anzi, costì ho il cuore, la famiglia, gli amici storici, l’imprinting che non andrà mai via.
E questa cosa la ripeto ogni anno probabilmente e va bene così.
Perché alla fine ognuno si lamenta di ciò che gli sta intorno, si annoia e sbuffa, ma provate ad allontanarvi un po’, un bel po’, provate a staccare la presa da tutte queste cose e vedrete che ad un certo punto assumeranno un significato importante, molto.
Daranno un gran sapore alla vita e faranno in modo che possiate sentirvi parte di un qualcosa che lì è e lì rimane, è un patrimonio, è la vostra culla e niente e nessuno potrà cambiare questo fatto.
Allora sbircio tra le mie foto e ne prendo una che sicuramente è simile a tante altre fatte, ma questa, proprio questa, è rimasta chiusa nel telefono e non l’ho mai pubblicata.
La voglio pubblicare adesso, perché Firenze, Sesto e il Natale si avvicinano.
E voglio che sentano il mio fiato sul collo.