Carissimi amici, siamo sempre alle solite. Uno dei problemi più sentiti ai giorni nostri è senza dubbio l’omologazione. In tutte le sue forme, anche quelle più subdole e meno appariscenti. Ma come è possibile, ci chiediamo allora, sfuggire ai tentacoli striscianti ed avvolgenti di un tale assillo martellante? Può sembrar banale ma, se ci riflettete un attimo, a bocce ferme come si dice a Firenze, serve solo un po’ di fantasia e di intraprendenza. In fondo siamo o non siamo in un paese libero e tollerante? (Attenzione, può sembrare innoqua ma è una domanda a trabocchetto…) Ed allora approfittiamo pienamente delle libertà di forma e d’espressione sancite dalla nostra Costituzione. Cosa sono tutte quelle misere vetture parcheggiate una in fila all’altra e quegli scooter che, come tanti soldatini di piombo in parata, opprimono visivamente lo spirito sbarazzino del nostro animo automobilistico? Ribelliamoci dunque! Prendiamo coraggio ed usciamo dal coro! Facciamo come il genio (sic!) immortalato nella nostra foto. Sfruttiamo gli spazi in modo fantasioso, sovvertiamo l’ordine in modo originale e, come novelli architetti d’avanguardia, pensiamo fuori dagli schemi tradizionali. Se poi non è proprio previsto il parcheggio a spina di pesce non è certo colpa sua. Ed allora, avrà pensato il genio, perché rinunciarci? Non guastiamoci la giornata nemmeno noi, per così poco, e prendiamo invece esempio da lui. Un dettaglio, un piccolo gesto di ingenua ribellione può bastare per uscire dalla noia e dal grigiore del quotidiano. Il genio spesso si nasconde nelle pieghe, nelle sfumature. Disobbedienza civile dunque… o forse gli s’era semplicemente incastrato il blocca-sterzo?
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