Novembre: il mese dell’olio. Anche quest’anno sono stato a “brucare”, cioè a cogliere le olive e, come sempre, sono riuscito ad ottenere un ottimo olio. L’impegno e il tempo che ho dedicato a questa attività è stato fruttuoso, non solo per il buon raccolto e per l’eccellente olio prodotto, ma anche per essermi goduto la campagna toscana, i suoi profumi, i colori e il paesaggio. L’olio che viene prodotto in Toscana è differente da tutti gli altri olii italiani e stranieri; la raccolta viene fatta ancora con le olive sull’albero, quindi abbastanza precoce in fatto di maturazione. Infatti, la resa varia, e va dai 15 ai 18 kg per quintale e, solo in alcuni casi, peraltro molto rari, può raggiungere i 20 kg. Sfatiamo subito il concetto che l’olio toscano “pizzica” perché viene prodotto utilizzando anche le foglie: questo è del tutto falso. Al frantoio le olive vengono separate dal fogliame e ben lavate.
Dal periodo di raccolta, dal metodo e dalla lavorazione, oltre chiaramente dallo splendido territorio che ci circonda, nasce il nostro olio toscano.
La dolcezza che ci avvolge appena lo assaggiamo, viene poi sostituita da un retrogusto amarognolo e pizzichino. Olio eccezionale, che va assaporato, gustato e goduto specialmente in questo periodo: una bella fetta di pane toscano “sciapo” (senza sale) con l’olio nuovo, ci regalerà un momento di sublime piacere, nonché una salutare merenda.
Ottimo gustato anche sulle patate lesse, i fagioli cannellini e i ceci lessi, su tutte le bellissime verdure di questa stagione.
Viva la fettunta e viva l’olio “novo”!

Fettunta con olio NOVO