Ci siamo passati tutti. A volte di corsa. Altre con più calma, e allora ce la siamo goduta proprio. Ma forse nessuno c’ha mai ballato. Ancora.
Sì, perchè domani, in piazza della Repubblica, ci balleremo.
È un flash mob (http://theglobaltheatreproject.org/italiano/stop-the-violence/).
Anzi, è un invito: ad alzarsi e dire il proprio no. No alla violenza contro le donne, alle ingiustizie che ragazze e bambine devono subire. In tutto il resto del mondo. E anche qui: nella nostra bella Italia.
Domani, alle 15. A Firenze e in altri 190 Paesi nel Mondo.
Perché “un miliardo di donne violate è un’atrocità, ma un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione”. Son parole di Eve Ensler, fondatrice del V-Day e ideatrice della campagna.
C sarò anch’io. E per prepararmi, ho fatto qualche prova.
Provando, ho incontrato donne meravigliose – lo dico senza retorica.
Mamme con le loro bambine. E figlie con le loro mamme. Amiche. Colleghe. Sorelle.
Ho incrociato sguardi imbarazzati e divertiti.
Ho respirato consapevolezza, grinta. Voglia di esserci.
Ho ballato con quelle gran donne di Se Non Ora Quando. Ho provato con la mia mamma…. Meraviglia. E poi ho incontrato una smartmommy americana: Gina, la “nostra” coreografa.
Domani, in piazza della Repubblica, ci sarò anch’io. Fiera che la mia città abbia detto “sì”.
Ci sarò con il sorriso in faccia e nel cuore una consapevolezza.
Ci sarò come donna. Come figlia. Ma soprattutto: come mamma. Di tre maschi. Che saranno gli uomini di domani.
Durante il flash mob – al Caffè Paszkowski – saranno raccolti fondi per il centro antiviolenza Artemisia (http://www.artemisiacentroantiviolenza.it/) che si occupa di donne – e uomini – vittime di violenze.
Se domani pomeriggio sentirete tremar la terra sotto i piedi: niente terremoto. Siamo noi.
Walk. Dance. Rise.