Tra qualche giorno qui ad Austin inizia South By South West (SXSW), il festival di musica indipendente che coinvolge, sconvolge e mette sottosopra l’intera città.
Da tutto il mondo arriveranno orde di musicisti in cerca di un contratto discografico, avventori e amanti della musica in cerca delle ultime novità e dei gruppi più esotici o in voga e discografici in cerca di ….un buon ristorante e un buon drink, che metteranno in conto alla casa discografica!
Per anni prima di trasferirmi ad Austin ho sentito parlare di questo fantomatico festival ed ho desiderato ardentemente venire a passare qualche giorno immersa in quest’atmosfera magica, da tutti decantata…
Beh, questo è il soltanto il mio terzo SXSW e devo dire che l’entusiasmo poetico e romantico verso questo evento mi abbandonò dopo la prima mezza giornata del mio primo anno di festival!
Ma lasciate che faccia un passo indietro e vi spieghi bene di cosa si tratta: South by South West è (era) un festival destinato ai gruppi di musica indipendente, quelli ancora non “scoperti”, quelli di nicchia, quelli fuori dal circuito commerciale delle grosse case discografiche. Ormai non è più così, ahimè: il mondo della discografia è andato in frantumi ed è interamente pilotato da interessi commerciali di giganti del web (come itunes) e grosse compagnie multinazionali (come la Coca Cola). Quello che era un significativo momento di scambio culturale e musicale si è trasformato in una baracconata commerciale che va a beneficio soltanto di pochi.
Il festival è diviso in una parte multimediale che riguarda film, video, fotografia e la parte che riguarda la musica e per circa due settimane la città, avvolta in una nube di suoni, colori e rumori, si trasforma in un unico gigantesco ingorgo di macchine, da nord a sud, da est ad ovest.
Ogni locale, negozio, bar, angolo di strada ospita un musicista o una band.
Trovate gente a suonare nei supermercati in mezzo alle verdure, o fra gli stivali da cowboy o in un negozio di cibo per cani e gatti…non scherzo!
Sui marciapiedi non si cammina tanta è la folla: gente che cammina con gli strumenti più disparati sottobraccio, gente che vaga trascinandosi da locale a locale, insaziabile, stralunata e sopraffatta dal muro di suono che ti spettina voltando ogni angolo. Il tutto è poi scandito da sirene di polizia, ambulanze, pompieri ed elicotteri.
Ovviamente dimenticatevi di poter metter piede in un ristorante o un bar senza fare la fila.
A me South By South West fa l’effetto di un girone infernale, soprattutto perché la città è completamente paralizzata dl traffico e quando mi capita di avere due o tre concerti nella stessa giornata mi faccio il segno della croce, pregando ogni Dio e divinità del cielo che mi faccia arrivare in tempo e trovare parcheggio!
Capisco che per un turista di passaggio possa sembrare tutto molto inebriante e divertente, ma per chi la città la vive quotidianamente, durante gli atri periodi dell’anno, posso assicuravi che di divertente non c’è molto. La maggior parte dei colleghi musicisti che ho qui, a meno che non abbiamo concerti in città, si guardano bene dal farsi risucchiare dal vortice e lasciano le proprie case, affittandole ai turisti a prezzi così esosi che con una settimana riescono a pagarsi due mesi di affitto!
Quest’anno il festival inizia ufficialmente domani, il 12 di marzo, anche se già da lunedì 9 sono iniziati i primi eventi e finisce il lunedì 23 quando migliaia di musicisti e turisti se ne torneranno a casa ancora avvolti nei fumi dell’alcool e da lunedì sera finalmente tornerà la pace nelle nostre vite…
Il sito del Festival: http://sxsw.com/
