“Dai, ora mettiti le scarpe!”.
“Mamma mi fa freddoooo”.
“Per forza!! Se stai lì in canottiera a fissare i vestiti…”.
“Ma ho freddoooo”.
“Non trovo ‘e cappeeee”.
“Sono nella scarpiera!”.
“No!”.
“Ma come no?!”.
“Ho freddoooo”.
“Tieni la maglia, daiii”.
“Mammaaaa, ‘e cappe non le trovo”,
“Mamma, cosa c’è di colazione oggi?”.
“Mmmmm”.
“E di merenda a scuola?”.
“La merenda la so!!”.
“Wow, Pietro vieni, mamma ha detto che lo sa!!!”.
“Oggi frutta. C’era scritto nell’avviso”.
“È vero, oggi mandarino e domani cachi”.
Momento di ilarità generale.
“Davvero, ce l’ha detto la maestra! Ha detto: domani cachi!”.
E io mi sento meno “strana” a dar la frutta per merenda a scuola ai miei due grandiglioni, se anche il Comune ha deciso di distribuirla a tutte le classi della loro scuola.
“E poi un altro giorno la spremuta!”.
“E io?!”.
“Te no, Gio! La tua è un’altra scuola. Poi te vai a Sesto, loro due vanno a Calenzano e…”.
“E te mamma?”.
“No, neppure dalla mamma. Perché lei va a scuola a Campi!”.
E mentre finiamo di vestirsi penso ad un anno fa, a quando ci hanno detto che nell’unica scuola a moduli di Sesto non c’era posto e noi, per forza di cose, ci siamo decisi a mandarli a scuola a Calenzano. Ripenso ai dubbi, le paure, le mille incognite. Poi penso alla loro maestra, a quella bella aula piena di luce…
“E poi la maestra ha detto che domani si gioca a Baseball!!”.
Evviva!

Foto di Calenzano Post