Quest’estate ho passato tre giorni a Gravina di Puglia, luogo ricco di storia e tradizione, colline affascinanti, un territorio ben curato e coltivato, scelto quasi per caso, per la sua vicinanza sia a Matera che ad Altamura.
A Gravina, Matera in piccolo, fra l’altro ho potuto visitare i suoi sotterranei, luoghi abitati fino a fine anni ’60.
Pernottavo in un delizioso e ben curato bed & breakfast, B&B “Selva99”, dove ho potuto assaggiare dei piatti locali, molto interessanti, ma soprattutto ho avuto l’opportunità di scambiare due chiacchiere con il giovane chef Fabio Conticchio, il quale è stato disponibile a presentarmi un suo piatto semplice e gustoso. Una pietanza che potevo riproporvi.
Paccheri con crema di melanzane e speck
di Fabio Conticchio
Ingredienti:
Paccheri
Melanzane
Speck a dadini
Vino bianco
Rosmarino
Salvia
Aglio
Cialda di pane con semi di lino
Sale e pepe q.b.
Melanzane pulite, cosparse di sale grosso e fatte scolare, poi tagliate a dadini e fatte saltare con un po’ d’aglio, rosmarino, basilico e sfumate con un po’ di vino bianco. Dopo cotte frullato il tutto togliendo l’aglio.
Dadini di speck saltati in padella per alcuni minuti. Aggiunta la crema di melanzane e amalgamando il tutto.
Scolata la pasta al dente e saltata in padella col condimento di melanzane e speck.
Servita impiattata con una cialda di pane con semi di lino sul fondo. Guarnita con qualche pomodorino fresco, che dona una leggera acidità alla cremosità delle melanzane.
Mezze maniche
melanzane
Speck a dadini
Vino bianco
Rosmarino
Salvia
Aglio
Mezza piadina integrale (meglio se trovate una foglia di pane carasau)
Sale e pepe q.b.
Al posto dei Paccheri ho usato le Mezze Maniche, più facili da trovare e da cuocere; come base volevo usare una sfoglia di pane carasau per rendere il piatto più croccante, ma non sono riuscito a trovarlo, l’ho quindi sostituito con mezza piadina integrale, passata in padella e resa croccante.
Piatto riuscito molto bene, saporito e appetitoso, ma certo gustato in vacanza e servito direttamente dallo chef, lo rende sicuramente più ghiotto.
Accostamento: Primitivo giovane di 14°; servito a temperatura di 10°; anche se il tannino risulterà sicuramente più percettibile, manterrà comunque il fruttato e il sentore di frutti rossi.
Servito così fresco, allieverà gradevolmente le alte temperature di questo periodo dell’anno.
Un grazie di cuore a Fabio Conticchio, che ha voluto condividere con noi una sua creazione, regalandoci un piatto semplice e gustoso.
Buon appetito e come sempre fatemi sapere se vi è piaciuta!