
A discapito di tutti i sondaggi che davano la vittoria alla destra di Nea dimokratia, Syriza e il suo leader Tsipras sono riusciti a vincere nuovamente le elezioni governative. Questo turno elettorale, il quinto dal 2009, ha dimostrato che Tsipras possiede una tenuta politica che nessuno avrebbe immaginato, ma anche che il popolo greco, con il 44% di astensionismo dimostra disillusione e stanchezza verso la stessa politica.
Quando verso sera si è delineato il quadro di vittoria per Syriza, che ha ottenuto il 35% dei voti poco meno rispetto al 36,34% di gennaio, Tsipras non ha lanciato accuse contro l’Europa, bensì ha guardato ai problemi che affliggono il suo Paese, ossia la corruzione. Il leader di Syriza ha affermato «è un mandato chiaro per un governo che durerà quattro anni, per porre fine alla corruzione sistematica».
Ciò che poteva danneggiare Tsipras era il suo stesso partito, e la fuoriuscita di alcuni membri che hanno dato vita ad Unità Popolare. Stando ai risultati delle elezioni, il partito dei dissidenti non è riuscito a superare la soglia di sbarramento del 3% per entrare in Parlamento.
La forza di Syriza e del suo partito è il popolo. Per ben tre volte, elezioni di gennaio, referendum e ultime elezioni, la popolazione greca ha dato fiducia ad un leader che non rappresenta la vecchia e subdola politica.
La rielezione di Tispras in Grecia è una buona notizia non solo per il suo stesso Paese, ma anche per l’intera Europa.